Viviamo in un mondo in cui la comunicazione passa in maniera preponderante attraverso le immagini. Tanti sono i siti, le app, gli strumenti attraverso cui è possibile fruire di immagini, filmati, storie…
Un sito web di fotografie ha ancora senso?

Guardando Instagram, TikTok ma anche siti più orientati alla fotografia “tradizionale” si può vedere come sia profondamente cambiato il linguaggio della fotografia: influencer, selfisti compulsivi, food blogger hanno reso l’immagine un contenuto che vive per il momento, una sorta di “usa e getta” per gli occhi, che spesso vive solo in funzione di un prodotto da sponsorizzare.
È qualcosa, si potrebbe dire, che sta alla fotografia come un manifesto pubblicitario sta alla poesia.
Ecco che un sito di fotografie può essere l’occasione per riscoprire la poesia delle immagini; in queste pagine voglio provare a raccontare qualcosa di me, un po’ come un poeta dilettante, attraverso le mie fotografie.

Volete seguirmi in questo viaggio?

In the world we are living, communication passes mainly through images. There’s plenty of sites, apps, tools, through which it is possible to enjoy images, videos, stories…
Should a photography website be still meaningful?

Looking at Instagram, TikTok, but also sites more oriented towards “traditional” photography, you can see how the language of photography has deeply changed: influencers, compulsive selfie-shooter, food bloggers have turned image into a content that lives only for the moment, a sort of “disposable” content for the eyes, which often lives only to sponsor a product.
It’s something, you could say, that is related to photography, like an advertising poster is related to poetry.
Hence, a photography site can be an opportunity to rediscover the poetry of images; in these pages I would try to tell something about myself, a bit like an amateur poet, through my photographs.

Would you like to follow me on this journey?